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Nephasto [Indole Umana] PG ESILIATO

Ultimo Aggiornamento: 29/02/2016 22:42
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Sesso: Femminile
29/02/2016 22:42

BACKGROUND
Di quella notte non ricorda nulla; in fondo anche un albino da neonato non è che un mucchietto d'ossa e carne senza particolari
emozioni, e ringrazia ancora gli Dei di tale mancanza per avergli evitato qualche stagione di amara consapevolezza; la
consapevolezza d'esser diverso e in qualche modo sbagliato.
Se potesse, ricorderebbe luci soffuse di lanterna illuminare una pietrosa baracca di un villaggio immerso nella neve d'inverno,
fra le già ghiacciate lande d'Islanda. Ricorderebbe le urla di una donna che, lì a Thorsmork, da alla luce un'ancor più urlante
nordico maschietto e che sorridente e commossa lo osserva mentre il piccolo viene posto fra le sue braccia ancora lucente del
sangue materno. In quell'idilliaco quadro una prima carezza, l'unica che riceverà, libera la bianca sua pelle dal lucido sangue
che nasconde il suo reale aspetto, e le urla della donna ricominciano, non il dolore di una partoriente, ma terrore stavolta, per aver visto l'occhio suo fantasma, del color del ghiaccio luccicare incastonato in un viso d'avorio. Il resto della notte è una
scacchiera di bianca neve e oscuro cielo, il cielo sotto il quale viene lasciato, avvolto in voluminose pelli e ancora caldo
dell'unico contatto avuto con la madre. Lasciato lontano dal villaggio, lontano dalla soffusa luce della baracca per non far cader
disgrazia d'annuncio di sventura su alcuno dei testimoni dell'infausta nascita.
I primi ricordi che ha sono il fuoco di una fucina e i suoni d'acciaio battuto da un possente braccio, l'unico che rimaneva
all'uomo che decise di sfidar gli avversi dei prendendo un "niveus" sotto il suo tetto. Mai dovette a Taaghar, questo è il nome
del fabbro che fra le fila di un nordico esercito diceva d'aver perso il sinistro arto, chieder delle sue origini e della sua
natura... da sempre sapeva d'esser un reietto, per lo scherno degli altri fanciulli, per gli sguardi degli adulti che al vederlo
cambiavano strada quando, nei mesi invernali, la debolezza del sole gli permetteva d'avventurarsi anche di giorno fra le case del
villaggio, la candida pelle sempre protetta da lunghi stracci e i grigiastri occhi suoi bassi sul fangoso terreno; da ultimo per i
gesti degli anziani, che sputando per terra a lui rivolgevano strani e antichi gesti di superstizioso odio.
A suo modo è sicuro d'aver ricevuto affetto da Taaghar, anche se mai gli permise di chiamarlo padre e se brusco a lui spesso si
rivolgeva nei lavori di forgia immerso, ma a lui deve la vita, il robusto animo e le forti braccia, temprate dal duro lavoro che
le costringeva a sforzi inusuali per un ragazzo della sua età. Quello che non sa è che da Taaghar riceveva anche protezione e
difesa, poichè dal giorno che lo trovò in fasce quasi congelato dal freddo e lo prese nella sua casa, l'uomo dovette battersi
quotidianamente con il disprezzo degli altri abitanti di Thorsmork, vittime di un'antica sfortuna che erano sicuri s'era abbattuta
su di loro da quando l'infausto giovane era sopravvissuto all'abbandono. No, non infausto. Nefasto chiamavano il giorno della sua nascita e altro nome a lui non diedero se non quello; non che essi desiderassero chiamarlo, ma questo nome dai bambini sentiva fra
una cantilena e una pietra che gli pioveva sul capo coperto. Con questo nome anche il fabbro lo cercava, più per inutile e
disperato tentativo di farglielo presto suonar meno tagliente del disprezzo che grondava, che per il fastidio di dargliene uno
diverso.
Triste la vita d'un uomo del nord, rifiutato dalla propria madre prima che dalla sua stessa gente, ma pur sempre vita al confronto
del gelido abbraccio d'una morte sepolto dalla neve; questo tenace pensiero spinse il fabbro a prendersi cura di Nephasto finchè
potè, finche le gambe gli ressero e finchè il cuore gli battè nel petto; insegnò al bambino a leggere e scrivere, al ragazzo a
lavorare in forgia e all'uomo a muoversi con in mano le lame ch'ei forgiava; le loro vite così simili per l'essere oggetto
preferito dello scherno dei vicini, l'uno storpio e l'altro albino, furon legate fino ad una fresca e impietosa notte estiva.
Taaghar ormai vecchio, già da qualche mese dal suo giaciglio dirigeva il lavoro del giovane ventenne, e benchè il gracile petto
del ragazzo che fu, fosse ora l'ampio torace d'un uomo fatto, l'anziano fabbro sapeva che alla sua morte presto sarebbe seguita
quella del ragazzo s'ei fosse rimasto a Thorsmork: così a lui fece prometter di vegliarlo finchè il suo spirito guerrier avesse
raggiunto le sale celesti del whalalla e poi di scappare a Sud senza voltarsi, per mare e per terra finchè in un paese di pace e
rispetto non fosse giunto. Questa terra disse, l'aveva conosciuta nei miti dei suoi compagni d'arme quand'era soldato, Avalon era
il suo nome.
Così sul letto di morte del suo salvatore e mentore giurò che sarebbe partito. Quella stessa sera osservò dalle colline distanti
la cinica festa del villaggio attorno alla baracca in fiamme, un pesante mantello di lana grigia sulle spalle; mentre ubriachi
uomini e donne danzavano, convinti d'aver arso entrambi in quel delirante falò, egli s'avviava mesto verso la sua nuova meta, i
lunghi capelli argentei nascosti sotto al cappuccio e gli occhi umidi nel ricordo di Taaghar, occhi che ora ben rappresentavano il
grigio d'un animo solo e ovunque forestiero.Ora ad Avalon non si nasconde più come i primi giorni che lo videro straniero, ma in attesa di conoscere la strada che il Fato ha
per lui disegnato, nell'ombra del mantello si muove, bianco spettro in una nuova terra.



ASPETTO DELLA FORMA UMANA

Capelli:Argentei
Occhi: Grigi chiari
Altezza: 1.85 m
Peso:80 Kg.



Descrizione
Difficile passare inosservato... Un giovane fiero e robusto, con i suoi 185cm e 80kg scolpiti e temprati da 20 anni passati in
mezzo al gelo del Nord; per giunta albino, lunghi capelli d'argento lisci fanno da cornice ad uno spigoloso viso d'avorio;
carnagione come bianco avorio, occhi invece del grigio del ghiaccio più freddo, chiari al punto da sembrar spettrali. Un lungo
mantello grigio di lana grezza, con un cappuccio costantemente calato sul capo, lo protegge dai nemici raggi del sole e tenta di
sottrarre la sua inusuale figura agli sguardi dei curiosi, ormai costante compagnia a cui ora di rado presta attenzione. Una
giubba di cuoio trattato fascia il suo robusto torace, i guizzanti muscoli intrappolati in una rete di sottili vene bluastre, così
come i sinuosi fiumi della sua terra riflettono il blu del cielo correndo fra innevate e candide valli. Le robuste mani addestrate
all'uso della spada e abituate al duro sforzo più che ai piaceri della corte.


Carattere
Caotico Neutrale, preferisce la solitudine e l'ombra; non prova rancore o vendetta per chi ha tentato di impedirgli di scegliere
disporre del proprio destino, ma solo una malinconica tristezza per l'infanzia vissuta nel nascondimento e nella paura d'esser
additato come un Diverso. Conosce bene il valore dell'ospitalità e della cortesia, ma è oramai abituato a non essere oggetto di
tali attenzioni. Volutamente silenzioso e indifferente, difficilmente si presenterà per primo.




Skill:
SKILL ESPERIENZA ARMI DA GUERRRA LEGGERE LIV I APPROVATA
SKILL RESISTENZA LIV I APPROVATA
SKILL DIPLOMAZIA LIV III APPROVATA
SKILL SOTTERFUGIO LIV III APPROVATA
SKILL POTENZA LIV II APPROVATA
SKILL EMPATIA LIV.II APPROVATA


DESCRIZIONE FISICA: Presente
ALLINEAMENTO: Presente
TERRE DI ORIGINE: Presente { Era censito nel Clan Nordico }

Lingue Parlate: Nordico



La mutazione:

Primo Animale in cui si trasforma: Lupo




Aspetto Lupo:
Una bestia di considerevoli dimensioni, circa 80kg di peso e un'altezza al garrese di circa 90 cm, una cassa toracica imponente che sembra fatta per farlo correre in eterno, l'effetto ingigantito ancora di più dal folto pelo che lo ricopre. Il colore del manto è chiaro, ma non della tonalità candida e lucente che può avere un lupo artico, piuttosto un bianco opaco e scolorito, come se il sole avesse tolto splendore a quel poco di grigio che rimane a sfumargli il dorso, la punta delle zampe e della coda. Al termine di zampe forti e muscolose ci sono artigli scuri, anche se la vera minaccia rimangono le zanne lunghe e robuste come marmo, del colore della neve sporca, una tonalità crema che non di rado è coperta dal rosso del sangue di qualche preda. I potenti muscoli delle fauci rendono il muso meno affilato di quello di tanti altri lupi, conferendogli un'espressione seria, intelligente e insolitamente pensierosa. Lo sguardo ha la stessa trasparenza e profondità della forma umana, un grigio appena accennato a cui però si aggiunge qualche sfumatura rossastra data dall'albinismo


Caratteristiche di CLASSE LUPO: --- Veterano ---

BONUS
Metri percorribili in un round: giovane 7, adulto 8, veterano 9
Resistenza magica : giovane n/n, adulto n/n, veterano n/n
Infravisione : giovane +1, adulto +1, veterano +1
Sensi sviluppati : giovane udito, vista, olfatto; adulto udito, vista, olfatto, veterano udito, vista, olfatto
Bonus taglia : giovane +1, adulto +1, veterano +1
Capacità singolari: incutere timore, resistenza animale
SKILL FISICHE DI BASE: resistenza 0, potenza 0, agilità +2


MALUS

-Non parlano
-Non manipolano oggetti o impugnano armi,
-Non possono effettuare azioni complesse dove sono necessariamente richieste le "mani"
-Generalmente a disagio in condizioni affollate (vs umanoidi) e all'interno di costruzioni
-Diffidenza generale verso esseri non ben conosciuti.. contrastata da una spiccata curiosità che può portare a trovarsi in pericolo.



SKILL: Incutimore Timore
Questa capacità di alcune razze altro non è che l’infondere paura negli avversari sia per intimidirli, sia per metterli in fuga, sia per farli desistere da un attacco. Viene espressa da un linguaggio tipicamente corporale, con ringhi, ruggiti, artigli e muscoli in mostra. In base al livello sarà possibile avere effetti differenti sulle vittime. NON ha effetto su esseri non intelligenti. Incutere timore comporta una azione completa, pertanto non sarà possibile attaccare nello stesso round in cui si adopera tale capacità. NON può essere utilizzata più volte contro la stessa vittima nel corso di un singolo combattimento.

LIVELLO 3 tramite il linguaggio del corpo sarà possibile incutere un tale timore negli avversari da immobilizzarli per un round o costringerli alla fuga.




SKILL: Resistenza Animale

Caratteristica tipica della razza dei Lupi è la loro resistenza agli sforzi prolungati ed al freddo (naturale e magico, sebbene si limitino gli effetti del freddo, e non la componente magica: non è resistenza magica). Questa capacità è dovuta alla conformazione stessa del loro fisico, che sopporta molto bene gli sforzi prolungati (ma non le ferite, per questo differisce da resistenza fisica), e alla pelliccia che contraddistingue questi animali, spesso oggetto del desìo di molti cacciatori

LIVELLO3 fisico sviluppato normalmente, pelliccia tenera e morbida che permette di resistere a temperature rigide (-20 gradi) senza malus, o al freddo magico (-10 gradi). Capacità di non risentire di sforzi prolungati per 12 round





DESCRIZIONE FORMA CIVETTA
Specie: civetta delle nevi (Nyctea scandiaca)

Piumaggio: Completamente bianco tranne le picchiettature sulle ali che hanno una sfumatura molto chiara di grigio, quasi argentea
Occhi: Giallo dorato, molto chiari
Lunghezza: 60 cm
Peso: 1,8 kg
Apertura alare: 150 cm


Civetta di considerevoli dimensioni e dal piumaggio niveo, di un candore interrotto solamente da una sfumatura grigio chiara delle picchiettature delle ali che si ripete sul capo. Striature di una tonalità più scura di grigio ricoprono il ventre e si ripetono poi sull'orlo delle ali e della coda. Gli occhi sono molto grandi e di una tonalità molto chiara dell'oro, incastonati in un capo tutto sommato piuttosto squadrato dal quale emerge un becco altrettanto regolare e notevolmente affilato. Un paio di artigli lucenti come rasoi restano in parte nascosti dal piumino di cui sono avvolte le zampe.

BONUS
Metri percorribili in un round: giovane 7, adulto 8, veterano 9 (in volo, mentre a terra ne fa max 4 per round)
Resistenza magica : giovane n/n, adulto n/n, veterano n/n
Vista: Pupille enormi e occhi grandissimi consentono la visione crepuscolare, ovvero necessitano comunque una minima fonte di luce lunare per distinguere, ma non perdono il senso dell’orientamento
Equilibrio: riescono a camminare su superfici anche molto strette o ripide
Sensi sviluppati : udito, vista, olfatto
Bonus taglia : giovane +1, adulto +1, veterano +1
Skill fisiche di Base: resistenza -1, potenza +1, agilità +2

MALUS
Il giorno: teme gli altri predatori che di notte non la intimoriscono
Ambienti chiusi: non resiste a lungo in ambienti chiusi, di solito a meno che ci siano un umano che l’abbia addestrato li evita, seppur scorazzi tra finestre, davanzali e balconi.
Pioggia: la pioggia forte dà fastidio alle ali e rende difficile il volo.

Indole: Umana


Karma all'atto del cambio: 22000
Karma attuale: 40358
Karma da Animorphs: 18358
Ultima skill chiesta a karma: 23000 punti karma



MASTER DESCRITTIVO DEITHWEN


)O(


Che era morta. Le dissero che era morta...
Che nell'alba l'avevano vista galleggiare. Come un cigno.



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