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Sorpresa!

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2016 23:46
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Età: 28
Sesso: Femminile
21/03/2016 23:44

( MARZO 1 - FU )
Riassunto: La ragazzina decide di allontanarsi per qualche giorno dall'Accademia per trascorrere del tempo con sua madre; una volta giunta a Palazzo Reale non si fa annunciare ma decide di fare una sorpresa alla Reggente. La sorpresa riesce e ben presto le due si ritrovano a parlare degli avvenimenti trascorsi. Haynes confida alla Sacerdotessa di non essere talentuosa come gli altri Artisti, mentre la Regina si rende conto di aver sbagliato a nascondere la Principessa al Regno per tutto questo tempo. Le due ben presto lasciano il Palazzo e si incamminano verso il Tempio.

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ROSELINE {Appartamenti privati}{ FU }{ C'è silenzio nel Palazzo Reale. Un silenzio di cose abbandonate, impolverate e desuete. Un silenzio spettrale, di anime che vagano senza fiatare per le sale vuote, in attesa di qualcosa che non accade. All'ultimo piano, negli appartamenti privati, la Regina dell'Isola sta china sul suo scrittoio. Il suono del suo cuore le riempie il sangue e le orecchie, mentre gli occhi corrono su parole vergate in inchiostro nero. Non le piace stare lì. Non si sente a suo agio, non è casa sua. Il letto è freddo, il trono scomodo. Non c'è la sua famiglia. Non ci sono le sacerdotesse, non ci sono le immagini della Dea e i fumi sacri. Eppure oggi appartiene anche a quel luogo per volontà dellaTriade, e una sacerdotessa sa che alla volontà della Dea si obbedisce. Sempre. Il corpo esile della donna è cinto da una veste leggera, tinta d'azzurro. Quel colore riesce a donare un po' di vitalità agli occhi spenti, a ingentilire persino i tratti severi lì dove le prime rughe di espressione disegnano linee precise. I capelli sono raccolti in una treccia morbida che scivola lungo la spina dorsale, e il pendente da Decana sta di fianco al Medaglione del Drago, a sfiorare la curva appena accennata del seno }

HAYNES { . > Appartamenti Privati . }{FU}{ Per la prima volta dopo mesi di reclusione, la Principessa si è decisa ad abbandonare l’Accademia per qualche giorno e raggiungere sua madre a Palazzo. Il tempo trascorso lontano dalla Stella del Vespro e dall’Alfiere sembra dilatarsi, eppure la giovane Leonessa ha oramai accettato il suo destino: ha ben compreso quanto Roseline sia importante per l’organizzazione dell’Isola stessa, dunque ha preferito prendere l’iniziativa e starle un po’ accanto. La sua figura slanciata è abbigliata da una veste color glicine che lambisce le caviglie; niun monile abbellisce la ragazzina se non la spilla degli Artisti fissata all’altezza del petto acerbo. I lunghi capelli dorati ondeggiano fra le scapole ad ogni suo passo, liberi da ogni costrizione ed acconciatura e le mani sono intrecciate fra loro all’altezza del grembo. Giunta dinanzi alla porta degli appartamenti privati della Regina, s’appresta a trattenere per un braccio la servetta che le aveva mostrato la strada, portandosi l’indice destro alle labbra e facendole cenno di allontanarsi. Vuole sorprenderla, vedere gli occhi della Lupa posarsi famelici sui suoi connotati e contemplare la felicità che s’impossessa del Volto scarno della Morte. }


ROSELINE { Appartamenti privati }{ FU }{ Gli spettri se la ridono. Con gli stessi occhi vedono la figlia oltre la porta e la madre serrata dietro di essa. Che grande piacere deve essere vedersi svolgere il destino all'insaputa dei mortali. L'unico piacere che resta alla anime, in attesa di tornare in un corpo di carne e sangue. Roseline si allontana dallo scrittoio, reclinando la testa all'indietro in un gesto indolente e felino. Alle bestie non piace restare recluse in quel corpo, in quella stanza, e non manca occasione di sottolineare il disappunto. Si alza quindi, andando verso il letto e afferrando il mantello poggiato su di esso. E' un manto leggero, di seta, nero come la pece. Se lo butta sulle spalle senza stare a pensarci troppo, guadagnando a grandi passi la strada che conduce all'uscio. La mano si posa con impazienza sul pomello, ma quando la soglia lascia spazio alla vista di Haynes quella mano ricade lungo il fianco in un battibaleno, accompagnata da un'espressione di felice sorpresa che le ridisegna i tratti del volto } Bambina mia... { Mormora, aprendo le labbra in un sorriso e le braccia in un invito a stringerla } E' una bellissima sorpresa.

HAYNES { . Appartamenti Privati . }{FU}{ Non appena ode il meccanismo della porta scattare, la ragazzina cerca di stare immobile come una statua, lasciandosi rimirare dagli occhi sorpresi della Regina. Quest’ultima abbandona in fretta l’espressione laconica per dedicare alla figlia un sorriso; senza pensarci due volte, Haynes accoglie l’invito materno lanciandosi fra le braccia magre ma forti della reggente, permettendo alla Lupacchiotta di ricongiungersi con la simile albergante nel petto della Sacerdotessa. } Ho chiesto il permesso ad Yvonne di restare qualche giorno a Palazzo, solo io e te. Hai tanti impegni? { Gli occhi chiari si sgranano appena: non vorrebbe di certo disturbarla! Eppure non ce la faceva più: nonostante adori disegnare, scrivere e dilettarsi in tutte le attività riservate agli Artisti, restare nella sua alcova la faceva sentire come un uccellino in gabbia. Si staccherebbe dall’abbraccio, posando lo sguardo sugli appartamenti della Regina e dirigendosi verso il letto, sul quale punterebbe a sedersi } Che stavi facendo?

ROSELINE { Appartamenti privati }{ FU }{ Si prende un momento per osservarla bene. E' cresciuta, oh si. Così tanto che probabilmente ora le sarà impossibile sollevarla tra le braccia. E i capelli, si, anche quelli si sono allungati come lei. Pure se giovane ha la stazza del nord, e come poteva essere altrimenti? } Sono felice che tu l'abbia fatto { Ammette, stringendo la sua piccola lupa tra le braccia per poi passarle una mano tra le ciocche bionde } Impegni? Oh, il solito. Un cumulo di scartoffie e troppi pensieri. A dirla tutta ho appena abbandonato ogni cosa, stavo per tornare al Tempio. Vuoi passeggiare con me? Hai la faccia di una che non vede l'aria aperta da un po' di tempo { Haynes ha la pelle chiara quanto la sua, e non quella rosata dei bambini che godono l'eterno sole di Avalon } Raccontami tutto quello che è successo dall'ultima volta che ci siamo viste. Quali sono i tuoi progressi in Accademia? { Domanda, mettendo su adesso un'espressione più seria } E' passato del tempo da quando ti accompagnai da Yvonne, adesso sei abbastanza grande da riflettere sulla scelta che hai fatto { Così dicendo le tende una mano, ed è invitandola a stringerla che si avvia lontano dagli appartamenti }

HAYNES { . Appartamenti Privati . }{FU}{ Lascia correre lo sguardo sulla pila di fogli in attesa dell’attenzione della Regina che, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di dedicarsi a loro per il momento. La ragazzina abbandonerebbe il letto regale per accostarsi alla figura materna e stringere la mano di Roseline con la sua, ormai ampia quasi come quella della Stella del Vespro. Sì, è cresciuta, ed è persino più alta della media per avere soltanto dodici anni: dopotutto, buon sangue non mente. } Volentieri! { Ha rivisto l’astro diurno oggi dopo mesi, dando la possibilità alla sua parte animale d’annusare un filo di libertà. Segue indi l’Animorph fuori dagli appartamenti privati, lasciandosi guidare dalla “padrona di casa”. La felicità d’essere accanto a sua madre è palpabile, eppure non appena Roseline nomina l’Accademia, il sorriso della giovane pare offuscarsi } Come già sai, l’ambiente mi piace molto { Si stringe nelle spalle, continuando ad incedere vicino alla Lupa } E grazie ad Yvonne e agli altri Artisti ho ricevuto un’istruzione impeccabile: so leggere e scrivere e non è poco { Poche persone sanno farlo sull’Isola dei Pomi, una stretta minoranza } Però.. { Ed è qui che i suo passi si fermano, gli occhi chiari smarriscono la via ed un sospiro fuoriesce dalle labbra rosee. Il capo si inclina di lato e l’espressione si intristisce appena } Però la differenza fra me e loro è netta. So disegnare ma non sono brava come gli altri, so dipingere ma nessuno dei miei quadri è un’opera d’arte; so cantare qualche canzone ma la mia voce non è particolarmente melodiosa { Solo ora cerca lo sguardo materno, tacendo. }

ROSELINE { Appartamenti > Corridoi }{FU }{ Non smette di guardarla, come a volersi imprimere nella mente ogni dettaglio di quel volto, ben consapevole che presto sparirà. Che presto sarà donna. } Vieni { Le dice soltanto, stringendo la sua mano e conducendola fuori dalla stanza. Percorre il corridoio senza fretta, accordando il proprio passo a quello della fanciulla, ascoltando ciò che racconta e percependo nelle sue parole una vena di frustrazione } Mi duole vederti così, Haynes { Gli occhi si socchiudono piegandosi al dispiacere } Sei ancora troppo giovane per essere infelice. Io e tuo padre abbiamo acconsentito a mandarti dagli artisti perchè credevamo di spingerti verso una strada che ti avrebbe dato la gioia, ma adesso... Adesso non so più se è stata la scelta giusta { Le confida il suo dubbio, parlandole come ad una adulta } Forse stare un poco lontana dall'Accademia ti farà bene. Forse ti serve del tempo per riflettere { Questo dicono le sue parole, ma la sua mente intanto s'allontana, percorrendo sentieri già battuti e che adesso si fanno più vicini. Basta muovere pochi passi per intraprenderli, e solo una leggera spinta per far sì che la bambina intraprenda quella via } E comunque, signorina... Leggere e scrivere ti sembra abbastanza? { Si ferma all'improvviso, ruotando per fronteggiarla. Ci sono arazzi e spettri a circondarle, sguardi vuoti che si posano sulle figure di madre e figlia. Allunga le mani per tenerle il volto tra i palmi, per sfiorarle le guance con le sue cicatrici } Haynes di Avalon, tu sei la figlia della Regina e del Campione dell'Isola. Il nostro sangue ti scorre nelle vene, il nostro sangue è la tua eredità. Da sempre sono le Sacerdotesse della Dea a sedere sul trono, ma tu resti una Principessa. Anche se non sarai tu a governare quando non porterò più la corona le tue origini ti legano a questa terra { Parla senza riprendere fiato, fissando gli occhi opachi in quelli azzurri e intensi della ragazzina } Forse è venuto il momento di prendere in mano il tuo destino, figlia mia.

HAYNES { . Corridoi . }{FU}{ Ben presto l’espressione sul volto di Roseline si accorda a quella della giovane Lupa: disillusione e delusione si affacciano sul viso ancora paffuto della ragazzina, gonfiandole gli occhi cerulei e rotolando giù per le gote sotto forma di lacrime calde. Con un moto di stizza si asciuga le iridi con la manica della veste, stropicciandosi gli occhi per bene prima di cercare nuovamente la Reggente con lo sguardo } Ti ho delusa? { Domanda con la voce arrochita dal pianto interrotto, tornando poi a fissare il pavimento con noncuranza. Evita di rispondere alle occhiate della servitù, incrociando le braccia e sospirando, ruotando il capo come a voler rilassare il collo } Forse il mio destino non è questo { Commenta amaramente, ricordandosi di tutte le serate passate ingobbita sui libri anziché fissare la luna o giocare con gli altri giovani Artisti. Ci ha messo tanto impegno ed i risultati sono arrivati, solo che nessuno di loro è davvero eccellente. Il parlare della madre la distrae dai pensieri cupi: si lascia accarezzare dalle mani magre della Sacerdotessa, ascoltando placidamente ciò che ella ha da dirle, annuendo alla fine del suo discorso } La Principessa.. { Se l’è sentito ripetere molte volte da voci diverse, eppure non l’ha mai realizzato, non ha mai prestato attenzione al suo titolo. Dopotutto, è sul Campione dell’Isola e sulla sua Forza e sull’irremovibilità della Regina che ha udito bisbigli da parte del volgo percorrendo le stradine della Cittadella. Ecco chi è lei: la Principessa di un regno che non la conosce } Hai ragione, maman. Dovrai spiegarmi tante cose { Le rivolge un sorriso mesto ma con un pizzico di speranza. }

ROSELINE { Corridoi > Scale }{ FU }{ Guarda le lacrime rotolare lungo le guance di Haynes, e se il cuore le si stringe in petto per il dispiacere il volto assume un'espressione dura } Non piangere { Non c'è dolcezza adesso nella sua voce, ma non è neppure il tono tagliente che riserverebbe ad altri } Le lacrime non aiutano te a stare meglio, feriscono chi ti ama e rendono più forti i tuoi avversari { Questa è una lezione che ha dovuto imparare anche lei. Sono parole che le sono state rivolte e che adesso ripete, senza abbassare lo sguardo ma continuando a cercare quello della ragazzina } Devi guardarmi. Non abbassare gli occhi, mai. Tu non hai niente di cui vergognarti. Ti ho mandata via che eri troppo piccola, sperando di tenerti lontana dal fardello del mio nome, ma adesso mi rendo conto di aver fallito. L'unico risultato che ho ottenuto è stato quello di renderti debole ed infelice, ma non temere: a questo c'è rimedio { Adesso le accarezza piano una guancia, mitigando le parole dure con quel gesto d'affetto } Pensavo di tenerti al sicuro nascondendoti al mondo, questo è stato un altro errore. Ma se non posso nasconderti, allora ti preparerò affinchè tu possa combattere i pericoli del mondo { Si allontana adesso, osservando l'intera figura della ragazzina. Diventerà una donna bellissima, più bella di quanto lei non sia mai stata. Quindi riprende a camminare, scendendo le scale gradino dopo gradino, precedendo la giovane mutaforma } Conoscerai il branco { mormora badando ad essere lontana dalla servitù } Ricorda che non appartieni solo al mondo degli uomini. Per troppo tempo io ed Yvonne siamo state per te le uniche figlie di questa razza, ma devi sapere che ci sono altri come noi { Spiega, pensando ad Aileen, ad Ashlar, alla giovane Anya } E un giorno, quando sarai pronta, ti condurrò anche in Terraferma. Devi conoscere la donna di cui porti il nome, Edave. E' merito suo se sei viva, lo sai? Quando ti aspettavo, un terribile morbo colpì le due terre, e trasmisi quella malattia anche a te che eri nel mio grembo. Sei nata con le orecchie blu a causa di quell'infezione, e temevamo che non ce l'avresti fatta. Eri così piccola. Eppure Edave, che è il capo dei cerusici a Barrington, ha trovato il modo di trasmetterti la cura, guarendo me. { Non aggiunge che, prima ancora, fu sempre la mannara a convincerla a non abortire. Questo è un segreto che probabilmente non le confiderà mai }

HAYNES { . Scale . }{FU}{ Roseline è meno indulgente del solito mostrandosi più come un’educatrice severa e giusta che come una madre accondiscendente. Per tutti questi anni la donna è stata con la figlia l’opposto di ciò che palesava alla sua Corte: basti pensare alla “frase preferita della Reggente” , dura lex, sed lex. } Non ti biasimo: fare quello che fai tu non è semplice e gestire anche una bambina piccola sarebbe stata una missione impossibile { Non c’è traccia di menzogna nel tono pacato della dodicenne che s’appresta a seguire la Sacerdotessa scendendo le scale. Resta sempre un paio di gradini dietro di lei, osservando il moto danzante della veste materna ad ogni passo. Sol quando ode la parola “ branco “ un’espressione interrogativa si fa prepotentemente strada sul suo volto e gli occhi corrono allo scarno viso della Stella del Vespro in cerca di spiegazioni. } Ci sono tanti come noi? { Bisbiglia, tentando un approccio discreto a quell’argomento. Accettare la sua natura non è stato difficile, anzi. Difficile, però, è stato nascondere la sua diversità al mondo, persino a suo padre per un certo periodo. } A proposito.. { Solleverebbe i bordi della tunica per poter meglio incedere } Avviseresti papà della mia presenza? Potremmo stare tutti insieme { Sarebbe magnifico. Ha già sentito parlare di Edave di cui porta il nome e a cui, a quanto pare, deve la vita } E sia { Annuisce } La incontrerò volentieri. Però, maman, forse prima dovresti parlarmi della Dea. Mi hai sempre detto che l’Isola è Sua ed io appartengo ad Avalon, dunque a Lei. Eppure so così poco sul suo conto! { Ha passato i suoi primi anni al Tempio ma era troppo piccola per poter apprendere qualcosa. }

ROSELINE { Scale > Atrio }{ FU }{ Continua a scendere, trattenendo i bordi dell'abito al di sopra delle caviglie, così da essere agevolata nel percorrere la gradinata } Questo lo dici ora { Ribatte alle sue parole, nascondendole l'aria pensierosa. Certo sua figlia ostenta una maturità che va a l di là dei suoi anni, ma potrà perdonarla davvero per il resto della sua vita? } Certo che ci sono altri come noi { Le assicura dopo poco, considerando chiuso l'argomento di poco prima } Non moltissimi. E' un dono raro. Eppure non siamo le uniche. { Arrivata all'Atrio aspetta che la giovinetta la affianchi prima di proseguire verso l'esterno } Perchè non scrivi tu a tuo padre? Potrai raccontargli di questo nostro incontro e delle novità. Poi un giorno ti accompagnerò alla Loggia. Non so se te l'ha mai detto, ma lui non è soltanto il campione dell'Isola. Fehrer appartiene alla Congrega dei Cavalieri di Drago; chiedigli di un certo Fafnir e fammi sapere cosa ti risponde { Le mette la pulce nell'orecchio, prima di accostarsi alla guardia che piantona l'ingresso } Io e mia figlia ci rechiamo al Tempio, non so quando torneremo. Se ci sono problemi sai dove trovarmi { Quindi guadagna l'esterno, soppesando le ultime parole della bambina } Hai ragione. Ci sono troppe cose che non sai, devi apprendere. Ti andrebbe di passare qualche giorno al Tempio? Io e le mie sorelle potremo parlarti della Dea, poi se vorrai potrai raggiungere la cordigliera { Ormai si trovano entrambe nella corte esterna, ed è sotto la luce delle stelle che le indica la Cordigliera stagliarsi cupa nella serata avalonese }

HAYNES { . Atrio . }{FU} Fafnir dici? { Le chiede carezzandosi il mento con la mancina con fare pensoso, sperando di ricordarsi quel nome. Non le chiede altro, si limita ad ascoltare il dire materno e ad annuire } Gli scriverò una lettera! Ne resterà molto sorpreso { La ragazzina non ha mai redatto una missiva e questo sarà il modo per mettersi alla prova. } Certo! Così potrò rivedere le tue Sorelle { Così le chiama, appellandole in maniera informale, incapace di comprendere i Misteri di cui quelle donne sono custodi. Le farà bene apprendere qualcosa sulla Dea dell’Isola e sui Suoi Volti. } La Cordigliera? { Chiede a Roseline camminando di fianco a lei. Sol quando il suo sguardo segue la direzione indicata dal dito della Reggente la Leoncina capisce a che cosa la donna si stava riferendo. La passeggiata verso il Tempio procede amena e svelta, carica di discorsi più maturi. }
[Modificato da Haynes_Biancospino 21/03/2016 23:46]
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