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Classe E - Cervo

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2009 17:20
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Post: 375
Città: ALLEIN
Età: 41
Sesso: Maschile
29/10/2009 17:20

Descrizione della razza


Aspetto Fisico
Particolarità dei cervidi è di essere dotati di palchi, strutture ossee a rinnovo annuale (raramente in alcune specie si possono registrare più cambi in un anno) analoghe e non omologhe alle "corna" propriamente dette. Nella renna, i palchi sono presenti in entrambi i sessi, nelle altre specie normalmente ciò non avviene

I maschi adulti possono essere lunghi sino a 2,50 m e alti, al garrese, sino a 1.2 m, con un peso che va da 80 a più di 150 kg. La femmina è notevolmente più piccola, raggiungendo solo eccezionalmente i 2 m di lunghezza e i 100 kg di peso. In aggiunta la coda, che non supera i 20 cm di lunghezza. Se alimentati abbondantemente i cervi sono in grado di crescere ben al di sopra delle misure medie raggiungibili o possono rimanere di dimensioni molto contenute, anche mezzo quintale di peso.

Il tronco appare snello e allungato, leggermente rientrante nella regione inguinale; la spalla è arrotondata e muscolosa; il petto è largo e la groppa è diritta e potente. Il collo, lungo, piuttosto sottile e un poco compresso, sostiene alta la testa, allungata e larga all'occipite, con la fronte infossata tra gli occhi. Il muso, diritto, va assottigliandosi, e gli occhi, di media grandezza e vivacissimi, hanno le pupille ovali.Le orecchie sono lunghe, larghe e assai mobili. Gli arti, di media altezza, si presentano sottili ma robusti, con zoccoli stretti e appuntiti, mentre gli unghioli delle dita posteriori sono ovali, troncati all'estremità e non toccano il suolo se non nella corsa.






Manto

Il mantello è aderente e liscio, è composto di peli setolosi e di fine lanugine, che si allunga notevolmente sulla coda. Talvolta è presente criniera sul collo.
Il mantello estivo appare brunastro o tendente al rossiccio, mentre in inverno è grigio-bruno, con un pelo notevolmente infittito[12]. Nelle femmine, i medesimi colori vanno schiarendosi, come se sbiadissero, e i giovani presentano un abito rossastro con macchie bianche che tendono a scomparire con l'età.




Palchi:
Alla fine del primo inverno, sullo stelo, cresciuto nella regione frontale, compaiono i primi palchi, nutriti da uno strato di pelle riccamente vascolarizzata, detta velluto; in luglio essa raggiunge il suo massimo sviluppo, ossificandosi. Al suo secondo anno di vita, il giovane cervo subisce la decalcificazione della base dei primi palchi, che, al minimo urto contro un ostacolo, si staccano e cadono. Il fenomeno si ripete, da qui innanzi, regolarmente ogni anno e i palchi crescono man mano di dimensioni di anno in anno. La lunghezza va da un minimo di 70 cm a un massimo, peraltro eccezionale, di 1,30 m.





Alimentazione
Sono erbivori e prediligono foreste e boschi, solo in inverno e raramente si avventurano ai margini delle cittadine, o per errore di notte. La ricerca del cibo viene effettuata di solito nelle ore notturne: in primavera gli animali divorano le erbe fresche e tenere, i germogli, le foglie novelle e i ramoscelli. Durante l'estate vengono invece preferiti il grano maturo, l'avena, le carote e le barbabietole succose. L'inverno è certamente per questi animali la più triste e dura stagione dell'anno, poiché il terreno si ricopre di una coltre di neve, il suolo non produce più erba, e i rami non danno più foglie; i cervi, allora, si accontentano delle cortecce, degli arbusti secchi e delle radici penosamente scavate a colpi di zoccolo.




Psicologia
Generalmente il cervo è un animale predato. Ciò lo rende più resistente nella corsa e incline a fuggire piuttosto che a dare battaglia a un avversario. La sua potenza se paragonata a un umano è limitata, specie nelle femmine.

Il suo comportamento è cauto. Timido e riservato avrà estremo timore del contatto con l'uomo, che dovrà conquistare pian piano la sua fiducia, adottando un atteggiamento non aggressivo e pacato.

Probabilmente occorreranno più incontri perchè il cervo si fidi di qualcuno che non conosce.

I maschi se attaccano usano i grandi palchi per caricare, mentre le femmine scalciano. Occasionalmente possono mordere, anche se i loro morsi non sono pericolosi come quelli di un carnivoro.

All'inizio dell'autunno, da metà settembre a metà ottobre, inizia la stagione degli amori. In questo periodo, i maschi, che solitamente vivono in piccoli gruppi monosessuali, si separano e iniziano a sfidarsi tramite bramiti per rivendicare il possesso di una zona di bosco nel quale accoppiarsi con le femmine. Durante questo periodo,divengono inquieti e irascibili. Il cervo raduna intorno a sé da 5 a 15 femmine, che custodisce gelosamente, a prezzo di lotte furiose contro tutti i rivali. Le lotte tra i maschi sono rare: infatti prima di passare alle armi i contendenti si sfidano a "voce". Il potente bramito del cervo (una via di mezzo fra un muggito bovino ed un ruggito) serve appunto ai rivali per capire chi hanno di fronte: solo quando le capacità vocali si equivalgono i maschi si affrontano in campo aperto, ma prima di combattere mettono in atto una serie di comportamenti rituali, ad esempio cominciano a marciare avanti e indietro lungo linee parallele per osservare le dimensioni delle corna e la robustezza dell'avversario



Particolarità
Il cervo è sempre stato un'importante fonte di cibo per l'uomo: già nelle pitture rupestri risalenti al Paleolitico si possono infatti trovare abbondanti raffigurazioni di questi animali, solitamente in veste di preda o come entità spirituali.
L'uso della pelle e dei palchi trovano impiego nella medicina tradizionale asiatica.
I palchi sono considerati dagli uomini un trofeo.






BONUS
Metri percorribili in un round: giovane 7, adulto 8, veterano 9
Resistenza magica : giovane n/n, adulto n/n, veterano n/n
Vista: Pupille enormi e occhi grandissimi consentono la visione crepuscolare, ovvero necessitano comunque una minima fonte di luce lunare per distinguere, ma non perdono il senso dell’orientamento
Salto: Il cervo si muove leggero ed elegante nei boschi più fitti, nelle praterie a diverse altitudini; è maestoso, veemente e veloce nel trotto e nel galoppo, agile e abile nel salto che, talvolta, può raggiungere in altezza anche i 2 m.
Sensi sviluppati : udito, vista, olfatto
Bonus taglia: giovane 0, adulto 0, veterano 0
Skill fisiche di Base: resistenza +1, potenza -1, agilità +2



MALUS
- Timidezza: Perennemente angosciato all'idea del pericolo, tende a stare sempre all'erta e al minimo rumore fugge. Non accetta facilmente cibo da sconosciuti. Ma è contrastata da una spiccata curiosità
- Ambienti chiusi: non resiste a lungo in ambienti chiusi, di solito a meno che ci siano un umano che l’abbia addestrato li evita, talvolta può scorrazzare ai margini delle cittadine in cerca di cibo, specie la sera.
-Non parlano
-Non manipolano oggetti complessi o impugnano armi
-Non possono effettuare azioni complesse dove è necessariamente richiesto l’uso del pollice opponibile.
-Diffidenza generale verso esseri non ben conosciuti..Ovvero non accetta facilmente cibo da ignoti. Ma è contrastata da una spiccata curiosità che può portare a trovarsi in pericolo, è più difficile da addomesticare e avvicinare di altri Anubiani in questa forma proprio per via dei troppi pericoli che avverte.
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