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HAIVRITRA

Ultimo Aggiornamento: 05/01/2011 15:28
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Post: 9
Città: CAPRANICA
Età: 40
Sesso: Femminile
11/03/2010 19:19

Egitto, notte senza luna e la sabbia si alza velata sopra la casa a volta del Profeta Laismet. Intorno a lui un grosso cerchio fatto di petali di lino e pietre colorate, ma trasparenti come l’acqua, sembrano dover proteggere Ametista, sua sposa non che sua guida spirituale, durante l’Evento. Ametista, gatta stupenda, occhi profondi e brillanti, spalancati verso il soffitto , ora accucciata sul pavimento ben coperto con tappeti e cuscini, sente ammala pena la voce di suo marito, e si lecca il pelo all’altezza della pancia, mentre la sua creatura bussa alla vita.
Laismet, Profeta amato da tutti per la sua saggezza e purezza, non aveva mai pensato che sarebbe riuscito a racchiudere il frutto del suo amore, in una sola mano…un cucciolo di gatto! Quale sesso sarebbe scaturito in quella creatura? Creatura? Per il Profeta era solo un altro segreto da nascondere agli occhi dei suoi discepoli, proprio come era segreto a tutti, tranne la Sacerdotessa Viandante, che sua moglie era una animorph!
Nell’attesa del primo mese, Ametista passava sempre più tempo come gatta che come donna, per poter allattare la piccola creatura dal pelo lungo egli occhi grigiastri in via di sviluppo come il resto; Laismet, se pure si era innamorato di entrambi i lati della sua sposa, non riusciva a sopportare l’amore che ella dava alla sua prole, tanto meno sopportava l’idea che la sua prole non si era ancora rivelato in forma umana; quale vergogna nel far solo trapelare che il Puro Profeta aveva mischiato il sangue con quello di una bestia!
Come riequilibrare la situazione, senza rischiare di scontrarsi con Ametista, passionale amante, ma temibile guerriera se contraddetta alle sue priorità materne?
La luna…quella luna assente durante la nascita, era lì..sembrava sghignazzare sui pensieri del saggio Profeta, che saggio quella notte non si poté di certo definire.
Attese il sonno di Ametista per prendergli dalle zampe acciambellate il cucciolo, quello che doveva essere il suo cucciolo! Lo avvolse nel suo *mantello rosso sangue e con passo agitato, ma silenzioso , si diresse verso la Casa della Sacerdotessa Viandante Oriopria, sua ex assistente e fedele confidente, che non aveva mai accettato il legame del suo Maestro con quella “mezza razza”, come si ripeteva nei suoi pensieri, ma aveva sempre tenuto per sé il fardello che la turbava.
Al pensiero di far soffrire tremendamente Ametista, per la perdita di una creatura che ama, Oriopria accettò da Laismet la missione di fare in modo che la sua prole sparisse, ma senza farle del male. Prese un cesto di vimini e poche cose con sé, si affrettò verso la costa del Nilo e lo fiancheggiò fino al mare. Durante il viaggio la creatura piangeva ed Oriopria fu tentata più volte ad aprire il mantello verso il mare, ma la sua coscienza glielo impedì. In un istante i versi piccoli e striduli , si fecero più grossi e pieni, il manto si gonfiò lentamente..la curiosità aumentò, ma fu presto saziata da una briciola di carne d’orata che spuntò dal mantello rosso; una bambina. la figlia di Laismet aveva sbagliato i tempi di mutazione, pagando la sua innocenza con l’abbandono. La Sacerdotessa fece quasi per tornar indietro, ma la sete di vendetta aridi il suo cuore e così alzò la bimba alla luna e ripeté “Haivritra ti chiamerai; come la dea della giusta e cattiva sorte, la potente e sensuale, la libera e conservatrice di arti guerriere”. Prese con sé Haivritra e la fece crescere lontana dal suo Egitto, nella libertà di animo, ma il sangue nelle sue vene le parlava di altri luoghi e profumi, di un posto tutto suo dove si sarebbe sentita libera veramente!
La Sacerdotessa tenne lontana dalla civiltà la piccola, fino a quando non fu in grado di capire che il suo dono non poteva essere rivelato ad alcuno. Durante la sua crescita, Haivritra si rivelò un’abile cacciatrice, sia come gatta che come persona; mentre il suo corpo animale riusciva a mimetizzarsi nell’ombra e prendere di sorpresa la preda; il suo corpo umano si perfezionò nei riflessi e nell’uso della parola, lasciando più volte Oriopria impaurita, difatti rivedeva Ametista crescere nei passi della vita di Haivritra.
Al punto di morire Oriopria stava lasciando Haivritra donna e gatta, senza risposte ancora, rivelò solo con un dito verso la luna che quella era la sua vera madre e sospirò lasciandola. Haivritra aveva sempre rispettato quella donna, ma in cuor suo sapeva che non era sua madre, non aveva quel profumo, non era mai stata interamente ricoperta di pelo e soprattutto, non l’aveva mai fatta dormire circondandola del suo calore, ma sempre con quello di una coperta.
Seppellita la sua finta madre, Haivritra non cercò altre risposte che la libertà non sapesse appianare; udì parlare i viaggiatori di una terra stupenda di nome Avalon e la sua curiosità infinita la spinse a sognare quel luogo. Per giorni Haivritra passò il suo tempo in forma animale; cacciava nel boschetto che divideva la casuccia di legno, costruita dalla Viandante, dal villaggio. Furtiva, usava la sua eleganza per avvicinarsi alla preda cibo e fermarla al suolo con gli artigli conficcati nella terra, in molte provavano a scappare: topi, ratti, conigli,…ma nessuno era mai abbastanza veloce o fortunato!
Venne un inverno rigido e colmo di neve; parte dei sentieri erano ghiacciati e impercorribili poiché scivolosi ed instabili.
In quel periodo Haivritra non poté che cavarsela ancor di più da sola: per procurare la legna da ardere e cacciare della carne fresca, invece di quella essiccata che la stava nauseando, iniziò a percorrere quei tragitti sconnessi e dai tratti nascosti sotto il manto ghiacciato e soffice della neve;
i primi giorni fu presa dall’entusiasmo di quell’atmosfera a lei sconosciuta, ma ben poco riuscì a portare alla sera dentro la sua casetta;
il secondo giorno ed il terzo capì che era una questione di sopravvivenza e dunque provò più volte a percorrere quei sentieri anche in lievi salite, con fermezza ed anche se queste giornate finirono con lo stesso risultato materiale , portato tra le mura, sentì dentro di sé che era una questione di tempo.
Passarono due settimane , il gelo non si demordeva a scansarsi per un po’ di sollevato sole, come non si demordeva Haivritra a camminare e muoversi in quel bosco ghiacciato, restando ben in equilibrio su due gambe ed arrampicandosi sui rami più bassi con le mani, per svincolare sui sentieri più ripidi.
Un mese da lì il suo corpo iniziò ad adattarsi a movimenti più agili e scaltri, ma anche quando ormai l’inverno fu passato, la sua voglia di allenarsi non si placò; L’autunno la trovò preparata. Al posto della neve, in terra vi erano fogliame e fanghiglia nei pressi del fiume che attraversava il bosco, proprio lì che si trovavano i pesci più succulenti da cacciare; tra la sfida tra preda e cacciatore si aggiunse la voglia di affrontare una nuova forma di equilibrio e certezza dei passi . Tornò più volte in quel luogo, facendo di ogni gesto una presa sicura, un salto preciso, se pur piccolo, uno scatto ad evitare di cadere in acqua.
Un giorno, mentre dissetava la sua sette nel fiume, vicino al sentiero del villaggio, tornò a rimbombare nelle sue orecchie il nome di Avalon, pronunciato più volte da due mercanti che tornavano al villaggio solo dopo aver vuotato i loro cesti di limoni nei vari villaggi d’intorno.
Questa volta Haivritra non si limitò a sognare quella terra, ma volle prendere una decisione: lasciare la terra scelta dalla Sacerdotessa e mettersi in viaggio per quella scelta da lei, se pur spinta solo dalla curiosità.
Viaggiò giorni e notti; a volte coperta da quel mantello rosso che Oriopria le affidò poco prima di morire (forse con un maggiore pentimento questa volta avrebbe fatto la cosa giusta e avrebbe detto di quel *mantello ad Haivritra!) ed a volte con il suo manto nero lungo con una breve macchia bianca sotto il collo; così i suoi occhi profondi e scuri ed i capelli neri, si mutavano in occhi brillanti e pelo nero lungo, quando le temperature erano rigide od i ripari notturni piccoli per una persona.
Arrivò ad Avalon dopo un periodo da sola gatta (forse per esorcizzare il dolore che pur sempre ne scaturì dalla perdita della finta madre),dopo un lungo viaggio , ma soprattutto dopo aver capito di voler conquistare la sua vita sfidandola in un luogo nuovo ai suoi occhi ed ai suoi sensi.

Richiesta:
Agilità Livello 1

NON AMMAZZATEMI PER FAVORE [SM=x2062584]
[SM=x2061682]
[Modificato da _Aaron_ 05/01/2011 15:28]
12/03/2010 09:06

Ti ammazzo se non posti nella tua cartella iniziale =P

Avevi gia una cartella del tuo pg,usa quella la prox volta ok?


Cmq per me il bg va bene.
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Post: 9
Città: CAPRANICA
Età: 40
Sesso: Femminile
12/03/2010 16:42

Aaron Nooooooooooooo
non ho capito come si fa [SM=x2067210] che cartella? scusami!!!almeno la prossima volta scrivo tutto lì...forse intendevi chedovevo aggiungere una nuova risposta alla mia prima discussione???
Ho la capa tooooooooosta!
cmq devo aspettare a mettere il mio bg nel profilo fino a quando non mi date tutti l'ok o si inserisce in automatico?
Un bacio [SM=x2067169] e grazie della pazienza...ENORME!!!
[SM=x2067308]
OFFLINE
Post: 192
Sesso: Femminile
12/03/2010 19:03


forse intendevi chedovevo aggiungere una nuova risposta alla mia prima discussione???



si



cmq devo aspettare a mettere il mio bg nel profilo fino a quando non mi date tutti l'ok o si inserisce in automatico?



Nella tua scheda avatar potrai mettere sia il link al bg (ossia alla scheda di razza) sia il bg completo quando Samor (unico abilitato a farlo) avrà postato scheda e bg al forum isoladiavalon.

Penso sia quindi utile se inserisci la descrizione fisica completa sia della forma umana, sia della forma gatta, così può farti la scheda [SM=x2067241]
OFFLINE
Post: 9
Città: CAPRANICA
Età: 40
Sesso: Femminile
12/03/2010 21:47

ok...tocco finale :) Grazie Raine
dunque:

Forma Umana:
capelli Neri lunghi
occhi castano profondo taglio egizio
altezza. 1,68
peso:70KG
Alliniamento: C/N



Forma Gatto:
pelo lungo nero con macchia sotto il collo bianca
occhi giallo/trasparente
andatura elegante


[IMG]http://i41.tinypic.com/2e679c6.jpg[/IMG]
[SM=x2067330]
OFFLINE
Post: 375
Città: ALLEIN
Età: 41
Sesso: Maschile
12/03/2010 22:23

va bene, presto avrai la scheda al forum ufficiale e qui messa a posto come canoni di razza.
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