Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
 
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Dankeji

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2011 10:57
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30/07/2011 17:11

Come scrive Samor:

Karma all'atto del cambio: 31300
Karma attuale: 40601
Karma da Animorphs: 9301
Ultima skill chiesta a karma: 13 step ancora da chiedere, l'ultimo guadagnato a 39000 pt karma, perciò il prossimo step scatta a 42000

Richiedo il secondo animale per la mutazione sperando di poter nel futuro racimolare qualcosa anche per prendermi un paio delle skills che non ho ancora chiesto (faccio schifo):



SECONDA MUTAZIONE: CIVETTA



Descrizione:
Altezza 55 cm
Peso 2,40 Kg
Apertura alare 158 cm
Piumaggio completamente bianco sulla parte anteriore del capo ed altrove con striature bruno molto scuro rare e ben compatte a rendere evidente che si tratta di una femmina ma non più di un cucciolo. Becco ed artigli sono per lo più nascosti dal piumaggio sviluppato tipico della sua specie che va a nascondere soprattutto le forti zampe. Gli occhi sono grandi e di un giallo dorato, quasi perfettamente tondi.




01/08/2011 12:47

Fai proprio schifo si [SM=x2067297]


Seconda mutazione approvata.

Ora Dankeji vola libera e felice!
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Post: 46
Sesso: Femminile
26/08/2011 15:12

Di seguito l'automastering.... vi avviso se vi piomba una civetta addosso dall'alto perchè ha preso un vuoto d'aria o ne vedete una volare come se fosse ubriaca... nessun problema è solo il Supremo che fa esercizio. [SM=x2061656]


DANKEJI_ S Privata_FU_Quale sorta di ansia, quale nebbia pesante ed umida, una massa salmastra dal colore della fuliggine che così come le nubi gravano a volte in cielo annunciando una tempesta che ha ancora da venire riempiendo già l'aria della nervosa presenza di una corrente capace di rendere sensibile la pelle, privando i polmoni del libero respiro, agitando gli animi di bestie ed uomini, essa comprime il petto di colei che è entrambe le cose spingendola a cercare un poco di brezza presso la stretta finestra aperta come un ferita nella corta parete della sua stanza. Le mani bianche che fin dall'ingresso del resto del corpo dalla porta hanno perso la protezione dei guanti poggiano ora sulla pietre nuda e calda ai due lati, la luce del sole si adagia su di una di esse riscaldandone la carne. Gli occhi scuri si socchiudono davanti allo splendore così vistosamente allestito dalla realtà all'esterno della cella, il verde dei pochi alberi della Magione, le pareti alte delle mura e sotto di esse l'ocra della terra calpestata in mezzo ad un'erba bassa ed addomesticata. Arsura, neppure è quella, un mezzo grugnito esce dalla gola della mutaforma mentre girandosi di scatto torna indietro nella confusione scura della vista disorientata dal quell'esporsi altalenante fra chiarore e tenebra, per raggiungere a due passi la piccola scrivania da campo e quella modesta coppa quasi del tutto piena che vi sta appoggiata. Stagioni ed il segno attorno all'indice della mano destra ancora si nota, anni ed il vecchio morbo continua a tornare con il suo tanfo di acqua marcia così come la risacca si infrange, si insinua a ripetizione e costante e sempre simile nella ghiaia della baia.

DANKEJI_S Privata_FU_ Un silenzio imbarazzante, la forte luce del giorno sembra aver riportato l'era del sonno comune, quel ennesimo principio della fine che chi ha avuto modo di abituarsi. Silenziosa eppure quasi del tutto operativa, la Magione aveva bisogno solo di richiamare uno dei suoi figli a casa, solo uno di essi manca ancora all'appello. Carte e pergamene, il pugnale di solito portato alla cintola sono sulla scrivania mentre sul letto intatto la lunga è stata cerimoniosamente adagiata, quasi che il suo lucido metallo fosse l'unica creatura presente ad avere un vero diritto al riposo ed alla quiete, almeno ogni tanto, un sonno il suo che viene invece negato alla padrona che portata la coppa alle labbra riesce solo a bagnarsi le labbra, gli occhi neri al di sotto della fronte aggrottata fissano di sbieco il riflesso della lama che diviene sempre più nitido man mano che la vista si riabitua all'ombra. Un mezzo sospiro, secco e nervoso le lascia le labbra mentre una mano stranamente tremante poggia la coppa sull'orlo del piano poco distante da dove si trovava già prima. Le dita sembrano subire una strana forma di irrequietezza ed essere in questo le uniche incaricate di esprimere quella specie di tremolio instabile e continuo che da giorni arriva a prenderle le ossa tanto da suggerirle di rinchiudersi nella sua stanza. Un doppio nemico dentro come fuori: da un lato quella profonda angoscia che diventa terribie da sopportare se associata alla risposta ricevuta dalla torre dei mestieri, e dall'altro la mutazione che sembra non riuscire a trovare un punto di equilibrio. **Dannazione...** Sussurra la mutaforma fra i denti per forse la cinquantesima volta della giornata. La mano sinistra va verso la gola sciogliendo con pochi gesti le fasce bianche che la stringono.

KHALEINA (stanza)un bel pò di disordine par esserci in stanza,diciamo che più che pare è..il piccolo Handrey oggi sembra aver deciso di far impazzire Violet che invano spera di riuscire a placare la pseudo follia del principe del castello di loto..l'osservi qualche istante prima di proseguire con la tua vestizione pronta a ricominciare una nuova giornata avalonese..ora che Handrey è più grande forse è il caso di affidarlo durante il giorno a qualcuno che possa istruirlo per benino mentre tu e il tuo sposo potrete dedicarvi appieno ai vostri doveri,sarà anche più facile fargli sentire meno il peso di un'assenza nel caso in cui si partisse per la terraferma..mediti bene su questa cosa,forse la tua amica lady Yvonne potràaiutarti in questo genere di faccende,in fondo in un'accademia dovrebbero occuparsi anche di questo..indossi dei semplici pantaloni neri di velluto e una morbida camicia di candido lino..stivali neri lunghi fin sopra al ginocchio di pelle e null'altro condurrai con te mentre ti appresti a lasciarela stanza in balia del tuo piccolo bocciolo che non ti appresti nemmeno a salutare,avrebbe significato sentire tante domande e con alta probabilità di portarlocon te con il suo pony..l'osservi qualche istante prima di chiudere definitivamente la porta dietro le tue spalle e accingerti a raggiungere le scale che condurranno presso la sala comune..

DANKEJI _S Privata_FU_ In poco tempo la gola si libera ed il fresco della pelle prima coperta sembra ridarle un'illusione di libertà. Libertà... si incrinano le labbra del Supremo che piegandosi su sè stessa trova miracolosamente posto sulla savonarola che si trova negli stretti spazi della stanza davanti alla scrivania. Il braccio destro sbatte con forza contro lo stabile ripiano di legno rischiando di sbattere a terra la coppa ed il suo contenuto. Non sono i giorni del lupo... ancora due settimane avrebbe per resistere eppure non può essere un errore quello che sente. Actarus ed assieme le sue maledette ossa, il capo leggermente piegato verso il basso, lo sguardo degli occhi neri segue la danza della polvere colpita dai raggi del sole che già ha preso a scendere verso ovest, una qualsiasi cosa per farsi il nulla fra le tempie in cerca di un metodo per ritrovare la chiarezza sulle prossime azioni ed assieme dominare la ribellione del midollo. Non resistere. Non resistere, non resistere. Lo dicevano sempre quando era piccola e non solo allora, lasciati andare, fidati. Chiude gli occhi ed alza la fronte, un sospiro profondo prima di muovere indietro le spalle e sgranchire il collo. La treccia nera scivola diritta verso il basso oltre la schiena raddrizzata del Cavaliere passando oltre lo schienale. Il sapore dell'acqua stagnante ed assieme quello umido delle nebbie dell'Isola. L'immagine del lago le si apre davanti e con essa quello che sarebbe il suo desiderio di oltrepassarlo a volo d'acquila vedendo il cielo riflesso sulla sua superficie quasi del tutto immota, nubi in alto e la bruma che sale dissolvendosi verso di loro, blu contro l'azzurro grigio.

KHALEINA (corridoio-scale)incedi senza troppa fretta,in fondo prima della ronda avresti avuto un pò di tempo da passare a riflettere..fin troppo la maturità ti ha portata a farlo,prima era un evento così raro che quasi l'agognavi,ora ne avresti fatto volentieri a meno ma il lusso di un'impavida non è quello di una madre..tanto prendi tempo a riflettere che tuo marito è ormai un lontano miraggio del quale agogni visione,ma sembra un lusso anche quello adesso..nemmeno hai avuto modo di complimentarti con lui per il grado da poco raggiunto e del quale vai estremamente orgogliosa,chi meglio di lui può vestire i panni di un fiero cavaliere..un sorriso ti si disegna in volto,sorriso che presto lascerò spazio ad un'espressione attenta e seria quando da una delle porte del corridoio s'ode un tonfo,con l'udito segui attenta da dove esso provenga e le tue iridi si soffermano su quella che dovrebbe essere la camera delsupremo,volgi qualche passo in sua direzione e con le nocche della mano sx andrai a batter un paio di colpi proferando in tono moderato''tutto bene lì dentro?''attendi quindi un'eventuale risposta prima di incedere dove era già intenta ad andare..

DANKEJI _S Privata_FU_ Non più acqua: c'è solo il vento, l'intangibile e forte vento. Il profilo della costa che si fa sempre più vicino, la sensazione delle ali ed il pensiero delle stesse mentre attaverso l'aria, usandola, la strada viene percorsa senza più la costrizione del dover misurare i passi, calcolare percorsi e disegnare nuove vie, la forza di quelle ossa leggere... Un lungo brivido caldo le scorre lungo le braccia, apre gli occhi velocemente la mutaforma allargando davvero il braccio destro, il palmo che si apre come per aggraparsi alla superficie della scrivania e non cadere, coppa e pugnale assieme ad un paio di pergamene ruzzolano invece a terra, il liquido rosso si allarga sul pavimento macchiando il giallo della pelle di pecora. Dannazione... lo direbbe ancora la mutaforma se non fosse che la voce sembra semplicemente non uscirle più dalla gola. Un mezzo grugnito di protesta viene anch'esso soffocato a metà. La voce del fante oltre la porta si confonde con il rimbombo nelle orecchie del cuore che ha aumentato a dismisura il ritmo dei suoi battiti. Tenta di rallentare quanto il Cavaliere sa sta per succedere, si costringere a respirare lentamente ma sembra servire assai a poco, il suo corpo non pare più avere alcuna intenzione di obbedirle. Non resistere? Stringe i pugni la mutaforma contro quella subdola e gentile sensazione che pur non essendo dolorosa per il suo fisico è decisamente, almeno questa volte che prepotentemente ribadisce la sua superiore forza, umiliante per la ragione del Supremo.

GIANPHER [sala comune /Tavola Rot.] Senza una ragione, seguendo un moto lento e inconsapevole, s'avvicinerebbe alla Tavola, andando a saggiare con la mano destra la superficie di quel legno millenario..potrebbe quasi sentire l'energia che esso scaturisce, echi lontani di tamburi di guerra..clangore di spade , voci nobili e gloriose, socchiude gli occhi lasciando che al viso arrivi solo la percezione sensibile dei raggi solari ormai bassi all'orizzonte, ultimi scampoli di un giorno sfuggente, calda carezza dell'isola che penetra la grande vetrata oltre il Tavolo.

KHALEINA (corridoio)immobile rimani dietro la porta ad attendere un segno che possa provenire dall'interno così da poterti tranquillizzare sullo star bene della donna,solo dopo che avrai constatato ciò potrai liberamente raggiungere la comune..ma in risposta alla sua domanda verrà fuori un nuovo tonfo,forse veramente qualcosa non va,così andrai a metter la mano sx sul pomolo della porta andandola a ruotare così da cercare di entrare e capire cosa sta succedendo all'interno,il tutto se la porta non fosse chiusa da dentro..''Lady Dankeji?''indugi ancora mentre la mano andrà a muoversi per tentare di aprire..

DANKEJI _S Privata_FU_ Le basta solo che dai suoi ricordi giovanili emerga ancora quella dannata frase perchè tutto comincia a scorrere senza più alcun tipo di ostacolo. La mutazione prende il via dalle dita delle mani, non può vederla la sua padrona ma la pelle sopra di esse comincia a cambiare colore facendosi irregolare, le dita sembrano volersi fondere, le unghie si rimpiccioliscono mentre al contrario del solito non è il principio di una pelliccia quello che le si sta formando lungo l'intero braccio. Ha solo un ultimo attimo di coscienza il Cavaliere, con gesti resi goffi dal dover avere a che fare con mani che non esistono già quasi più si sfila dal collo la camicia chiara, scivolando davanti alla sedia con le ginocchia piegate sotto di sè la mutaforma ha giusto il tempo di scoprirsi prima che l'intero corpo comici a cambiare quelle che sono le sue proporzioni umane. Non sente il nuovo appello del fante dal corridoio, nel limbro fra umanità e quel qualcosa d'altro la coscienza del Cavaliere si trova incapace di interpretare in modo univoco la realtà che la circonda ed i suoi messaggi. La massa del suo corpo si sta infatti riducendo, le gambe quasi scompaiono nella massa informe ed in continuo movimento mentre sulla schiena il bianco della pelle di prima prende ad emergere sotto di essa, il nero dei capelli scoppiare in tante screziature che vanno a macchiarla. [Trasf. 1/2].

KHALEINA (corridoio-scale)nessuna voce giunge dall'interno e nessun altro suono..fai spallucce,difficile che qualcuno riesca ad inoltrarsi nella camera del supremo e barricarsi dentro visto che porta par esser chiusa,così senza indugiare oltre andrai a raggiungere le scale che andrai a scendere così da raggiungere la sala comune in pochi istanti,quelli che bastano per portare le verdi iridi lungo quel (corridoio-scale)nessuna voce giunge dall'interno e nessun altro suono..fai spallucce,difficile che qualcuno riesca ad inoltrarsi nella camera del supremo e barricarsi dentro visto che porta par esser chiusa,così senza indugiare oltre andrai a raggiungere le scale che andrai a scendere così da raggiungere la sala comune in pochi istanti,quelli che bastano per portare le verdi iridi lungo quel grande luogo e scorgere poco distante nei pressi della tavola rotonda colui del quale agogni la presenza quotidianamente..''non immaginavo di aver viaggiato tanto da essere talmente stanca da immaginare di avere davanti mio marito..o forse..il sidro di Filippa non è più buono come quello di una volta''verbi ironicamente in tono pacato e melodioso mentre lentamente volgi qualche passo all'interno della comune..

GIANPHER [s.c./tav.]Assorto, gli occhi socchiusi eppure avvolti in un lampo bianco ed accecante, come se dalla Tavola venisse emanata un energia magnetica tale da non poter distaccare la mano stessa, arretra, interdetto, ritraendo con violenza la mano dal tavolo, colpito da quella sensazione innaturale..La mano sinistra andrebbe a massaggiare la destra, vittima di quel contatto, lo sguardo che non si distoglierebbe dalla tavola, mentre indietreggia di due passsi, se non fosse che improvvisa la voce di Khaleina lo farebbe volgere su se stesso, indirizzandosi a guardare la Rosa :'' a proposito di strane visioni...'' rimanderebbe con tono di celia avanzando verso di lei.

DANKEJI _S.Privata_FU?_ Le spalle non esistono più, il capo ha cambiato forma e si trova ora al vertice di una piccola creatura in movimento coperta di penne bianche macchiate di bruno, alta poco più di mezzo metro essa se ne sta raccolta lì dove un attimo prima si trovava una donna inginocchiata e chiusa su sè stessa. Le ossa si stanno ancora muovendo al pari della carne al di sotto dello spesso strato di penne bianche e piume ugualmente candide, esse si stanno facendo leggere mentre al buio di quelle che erano le palpebre abbassate gli occhi scuri assumono il colore giallo dorato posseduto anche da quelli del lupo ma al contrario di questi ultimi è un'altra forma di intelligenza che vi emerge, più fredda e distante di quella del quadrupede, più glaciale ed in qualche modo beffarda. Immagini del gelido azzurro di un cielo lontano balenano nella memoria di quella nuova forma ritrovata, la forza del vento che trascina via la neve dalle vette, il buio ingresso di una delle Torri sulla via di Eldatar, alto ed irraggiungibile senza la disposizione di un paio di grandi ali. Ali come quelle che in ultimo si aprono ai lati dell'animale estendendosi per quasi l'intera larghezza della stretta stanza andando ad incontrare con l'estremità di sinistra uno dei bassi e lunghi raggi del sole. Una nuova barriera è stata appena abbattuta e colei che credeva di essere meno umana per il suo trasformarsi in lupo ora dovrà fare i conti con una nuova parte di sè prima del tutto celata dall'ombra. Figlia del vento così come della notte, serva della Legge così come della sua natura, sangue di strega votato all'arte della guerra. [Trasf 2/2].

GIANPHER [s.c.] Ascolta il suo rimando, velato dal quel leggero e sottile umore malinconico che farbbe assumere al viso della Rosa quell'espressione seria che costringerebbe il britannico ad avvicinarsi a lei, e portare la mano destra al sottile mento, prendendolo delicatamente tra pollice ed indice sino a sollevarle il viso a sfiorare il proprio.Le liquide e verdi iridi cerceherebbe di trovare col cupo delle sue, un leggero sorriso ad aprire due rughe ai lati della bocca :'' anche un solo momento con te mi ripaga della più lunga delle attese...'' verbia in un sussurro caldo e complice.

KHALEINA (s.c)pochi passi e le distanze tra te e lui si restringono fino quasi a cessare di esistere,lo osservi con quello sguardo che mai è cambiato nel tempo,uno sguardo colmo d'amore,di passione di quel sentimento che ti lega a lui e che ti ha legato dal primo momento in piazza nei pressi della fontana dove smarrita a lui ti sei rivolta per chiedergli aiuto..alle sue parole ti viene da chiederti se anche lui,come te,prova quello che provi tu al contatto con quel tavolo..''viviamo di visioni in questo momento..''verbi in tono misto di tristezza e malinconia..

DANKEJI _S Privata_Civetta_ Veloce ritrae le ali saltellando in avanti verso un secondo raggio di sole che allungatosi dalla stretta finestra ha raggiunto quasi il centro della stanza. La testa inclina dunque di lato, inclina sul serio, nel sendo che gli occhi le stanno ora uno sopra l'altro in perpendicolare rispetto al terreno. **UU?**. Probabilmente da umana avrebbe detto un dannazione fra i denti ma quello che ora le esce... dal piccolo becco, è qualcosa d'altro. La vista forza ancora migliore di quella del lupo le consenti di continuare a fissare con insistenza i giochi della polvere dorata colpita dalla luce arrossata del sole. Artigli protetti da piume bianche la portano ad immergervisi mentre riportato in posizione eretta il capo esso prende ad alzarsi ed abbassarsi come se la civetta stesse calcolando distanze e cercando di riconoscere gli oggetti che la circondano. Le vesti lasciate dietro di sè prende quindi a dirigersi verso la feritoia ed il cielo sul quale essa dà accesso.

KHALEINA (s.c)ne è passato di tempo da quando le vostre strade si sono incontrate ma nulla è mutato fra di voi,nulla a parte l'aver generato un figlio frutto di un amore che fino ad oggi continua a vedere meravigliose e preziose albe..così in quei pochi gesti e in quei pochi istanti quel fremito che sempre coglie la Rosa in presenza del suo amato torna a farsi vivo quand'egli prende il tuo mento e verbia quelle poche e confortanti parole,la certezza che anche per lui nulla sia mutato..nulla vi è da aggiungere di verbale,quella frase forse racchiude tutto quello che entrambi sentono in questo breve momento di ritrovo,andrai semplicemente ad avvicinare le tue morbide rosee alle sue in un bacio tanto agognato quanto caldo e colmo d'amore..con le mani andrai poi a cercare le forti e fiere spalle di lui..

GIANPHER [s.c.]Le labbra andrebbero a riceve quel bacio, desiderato e preteso, assaporando la dolcezza intima e naturale di quello scambio pregno d'amore. Il braccio destro cercherebbe di cingerle le reni, così d apoterla trarre a se, a sentire il corpo della Rosa aderire al suo per un istante che vorrebbe prolungare nonostante l'armigero di guardia alle rastrelliere rimanga ipassibile e marmoreo facendolo desistere da effusioni desiderate ma che dovrebbero trovar più consono luogo che la severa sala comune della magione.Allenterebbe la presa, lasciando scivolare la mano destra lungo il fianco tonico e sottile di Kahleina, trattenendo la mano di lei con la sinistra :'' hai saputo di quanto successo?'' ora le verbierebbe, il tono che rimarrebbe pacato e sereno, quasi a sottolineare in nuovo stato delle cose che, alemno per loro, aveva tolto un peso eccessivo al loro quieto vivere.

DANKEJI _S Privata_Civetta_ Un salto, le ali si aprono giusto quel tanto per riuscire maldestramente e solo grazie a quella sorta di agilità istintiva e del tutto animale e raggiungere la feritoia per rimanerne aggrappata nel modo intimorito e testardo di chi per la prima volta si ritrova a fare un gesto prima impensabile. Giratasi piano su sè stessa, il capo incassato fra le spalle strette tanto da essersi quasi nascosto dalle penne sbircia fuori dalla stretta stanza con i grandi occhi tondi e gialli. Non c'è più alcun tremore nelle ossa, nessuna strana tensione nella carne, nessuna attesa. Non resistere le suggerisce di nuovo il vento che accarezza le mura della torre alata, nel cortile sta solo passando uno degli armigeri ed egli non si sogna neppure di alzare gli occhi verso la l'alta parete dell'edificio. **Oo...owlll...** Allunga il capo verso il vuoto ora la mutaforma, e le piume bianche su quello che era il suo viso fremono, mentre il corto becco si apre sulla sua piattezza. Una guerra è stata forse vinta: contro il timore di quello che poteva essere ancora nascosto nel profondo della sua anima, nel suo midollo, contro la sua stessa natura di mutaforma. L'altra attende ancora là fuori, in direzione di Barrington dove un altro timore si nasconde oltre la cortina di silenzio del fratello disperso. Gettarsi dunque, come in battaglia, nonostante le proprie paure, nonostante le incertezze... non opponendo resistenza al proprio destino ed alla propria natura. Cade nel vuoto la civetta e le ali si allargano in cerca della corrente che esse sapranno riconoscere come quella giusta. Sarà un volo incerto e da principiante quello della mutaforma, la ragione sempre fra i piedi dell'istinto a rallentarne le reazioni, per probabilmente l'esperienza dei suoi simili lungo l'intero arco delle generazione trasmessale nel sangue le consentirà di raggiungere e sorpassare le mura esterne della Magione.







26/08/2011 19:26

Richiedi una skill con questo automastering o hai sbagliato e volevi postarlo nella sezione gdr? [SM=x2061662]
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Post: 46
Sesso: Femminile
27/08/2011 14:48

Mmmm no, in realtà pensavo che si dovesse in qualche modo documentare il fatto che ho ruolato la seconda trasformazione per metterla in scheda.

[SM=x2061730]


30/08/2011 10:57

Ti ho modificato la scheda su questo forum!
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